venerdì 2 dicembre 2011

Nove anni e sei mesi di carcere per aver cantato in kurdo

Il 25 novembre il cantante dei Koma Gimgim, Seyithan Karatas, è stato condannato a nove anni e sei mesi di prigione per aver cantato in lingua kurda durante le manifestazioni organizzate dal principale partito kurdo BDP per la campagna elettorale del 12 giugno 2011 e durante i festeggiamenti del Newroz, il nuovo anno kurdo, giorno di resistenza, celebrato ogni 21 marzo da 3000 anni. E' accusato di "propaganda di un'organizzazione terroristica" e di essere "membro" di tale organizzazione. Irfan Sari, l'avvocato della difesa, ha detto che queste canzoni non hanno alcun legame con l'organizzazione, PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) e che farà appello alla Corte di cassazione turca. Per il governo AKP del primo ministro Recep Tayyip Erdogan, non vi è alcuna restrizione per l'uso della lingua kurda. Nonostante un canale televisivo aperto dal governo, nessuna misura concreta o intervento legislativo è stata preso. La televisione kurda è diventata come altri media turchi uno strumento di propaganda di Erdogan. Parlare, cantare o fare propaganda in lingua kurda è possibile solo quando si è un sostenitore del governo dell'AKP. Tutte le altre realtà o voci di dissenso sono soggette ad azione penale. Oggi tutti, non solo i kurdi, tranne i sostenitori dell'Akp e i seguaci di Gulen, sono in pericolo. www.actukurde.fr